Sicurezza è garanzia di diritti e libertà!

Incertezza, inquietudine e paura sono sentimenti che, giustificati o
meno, si stanno diffondendo sempre di più nella nostra società
attraversata da un’epocale crisi strutturale economica.
La sicurezza è un diritto di tutti/e, ma il nocciolo della questione è
definire cosa è e soprattutto che politiche attuare per ottenerla.
Per noi essere sicuri significa prima di tutto avere un reddito che ti
permetta di svolgere una vita dignitosa e tranquilla senza la
preoccupazione di non arrivare a fine mese.
Per noi essere sicuri significa avere una casa, riuscire a pagare il
mutuo o l’affitto senza essere costretti ad indebitarsi o rischiare di
finire in mezzo a una strada.
Per noi essere sicuri significa essere liberi di poter manifestare il
proprio pensiero e dissenso in ogni parte della mia città, in piazza
come in periferia, davanti a una base militare come davanti alla
prefettura.
Per noi essere sicuri significa una città viva con le piazze del centro
e i parchi di quartiere pieni di gente e di eventi culturali.
Per noi essere sicuri significa luoghi di aggregazione e socialità per giovani, anziani, dove dar protagonismo ai cittadini.
Per noi donne essere sicure significa vivere in una società, dove non
siamo considerate degli oggetti da possedere o da usare a piacimento
del primo che passa per strada oppure di un marito o fidanzato un po’
troppo focoso.
Per noi migranti essere sicuri significa essere considerati delle
persone e non solo delle braccia da lavoro. Significa anche poter
essere curati anche se non abbiamo i documenti in regola.
Per noi essere sicuri significa smettere di criminalizzare i
consumatori di sostanze stupefacenti ed affermare che le politiche
proibizioniste hanno portato non solo a una loro maggiore diffusione,
ma anche a un policonsumo indifferenziato con un preoccupante
abbassamento dell’età di chi le assume per la prima volta.
Non ci fa affatto sentire sicuri, anzi ci preoccupa vedere le vie della
nostra città attraversate dalle ronde soprattutto se organizzate da
partiti, come la Lega Nord, o da movimenti di estrema destra, che
alimentano il razzismo e la xenofobia per costruire il loro consenso
politico.
Costruiamo tutti insieme un percorso che, all’interno di questa crisi e
delle risposte repressive e securitarie del governo, miri ad opporsi al
decreto Maroni sulle manifestazioni; oppure a destinare fondi per
contrastare l’emergenza abitativa di questa città, invece di spendere
migliaia di euro in telecamere o per finanziare "scuole di ronde"; ed
infine soprattutto a combattere ed arginare subito politicamente e
culturalmente l’avanzata del razzismo e dei suoi diffusori.
Senza diritti e libertà non c’è sicurezza.

Capannone Sociale

Cominciamo a discuterne assieme 
durante la proiezione di "LA ZONA" e "TROPA DE ELITE"
rispettivamente Giovedì 12 Marzo e Domenica 15 Marzo al Presidio
Permanente No Dal Molin a partire dalle ore 21.

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