1000 studenti in piazza contro la Gelmini

1000 studenti sono scesi in piazza contro la riforma Gelmini. Venerdì 3 ottobre è stata buona la risposta dalle scuole all’appello lanciato dal Coordinamento Studentesco di Vicenza e di Schio. Si è partiti dalla stazione dei treni in corteo cercando di sottolineare che questo progetto di devastazione della scuola pubblica ha delle origini più profonde, che già a partire dalla Moratti e Fioroni si è iniziato a rendere la scuola sempre più un privilegio e sempre meno un diritto.
Il resinserimento del voto in condotta oltre ai tagli alla scuola pubblica rappresenta probabilmente l’elemento più grave, perchè è di fatto uno strumento di ricatto nei confronti dei soggetti nella scuola più scomodi. Non stiamo parlando dei bulli, ma di chi si ribella, di chi non è d’accordo con questo modello. Non è un caso infatti che prima di questo sciopero i professori e i presidi di alcune scuole abbiano minacciato sanzioni disciplinari gli studenti se avessero scioperato. La scuola ha un ruolo di costruire cittadini attivi nella società, quindi anche critici e soprattutto non omologati. Il corteo ha attraversato il centro e poi è arrivato fino davanti al provveditorato. Qui, mentre una delegazione veniva accolta da un dirigente, sono stati attacchinati dei manifesti ironici sulla Gelmini.
Il corteo si è svolto due giorni dopo il divieto di fare il referendum da parte del Consiglio di Stato e durante la manifestazione è stato sottolineato il clima di emergenza democratica che si vive in città. Inoltre si è messo in evidenza la contraddizione di un governo, che da un lato inserisce l’educazione civica a scuola e dall’altro poi vieta espressioni di partecipazione attiva come un referendum.

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