più di 3000 serbi in piazza domenica a Vicenza

Domenica a Vicenza c’è stato il corteo di protesta della comunità serba nei confronti dell’indipendenza unilaterale del Kosovo caldamente sostenuta dagli Stati Uniti e anche dall’Italia. La partecipazione numerica è stata molto elevata, oltre 3000 persone, se consideriamo che la stampa locale dava l’appuntamento in giorni e posti sbagliati e che quindi si trattava di una manifestazione lanciata tramite il passaparola. Già dalle 1.30 allo stadio c’era parecchia gente. Tantissimi con le bandiere della Serbia, gente con striscioni, cartelli. Gli organizzatori sono un’associazione di promozione culturale e di elementi folcloristici serbi, che hanno subito messo in chiaro che non si trattava di una manifestazione ultranazionalistica e che si voleva anche mettere in luce la questione della più grossa base americana militare d’Europa che si trova in Kosovo. Insomma ritratti di Milosevic non si sono visti.Gli interventi dal microfono durante la manifestazione hanno rispecchiato questa impostazione e anche la questione religiosa (i serbi ortodossi subiscono attacchi da parte dei musulmani) non è mai sfociata in odio verso i musulmani. All’interno del corteo sicuramente c’erano anche persone che avevano un’impostazione ultranazionalista e di odio verso i musulmani considerati terroristi, ma in un corteo di oltre 3000 persone può esserci di tutto e non era la composizione prevalente. Il percorso del corteo è stato dallo stadio fino a Campo Marzo evitando il centro per timori di incidenti, ma la manifestazione si è svolta tranquillamente. Molto passionale e sanguigno il modo di vivere la manifestazione, tutti seguono i cori, i canti popolari dal furgone venivano cantati a squarciagola da tutti.
Per quanto riguarda gli italiani presenti, c’erano delegazioni di rifondazione, comunisti italiani e alternativa comunista riconoscibili dalle numerose bandiere portate, c’era qualcuno del presidio e qualcuno di noi, ma non in veste ufficiale. Comunque se bisogna dare una percentuale gli italiani rappresentavano forse l’1% della manifestazione. 

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