Prodi: le bugie hanno le gambe corte!

Secondo Romano Prodi sulla vicenda Dal Molin «il Parlamento ha preso le
sue decisioni». Chiediamo al Presidente del Consiglio di inviarci il
verbale della seduta durante la quale il Parlamento avrebbe affrontato
la questione.

Tra gli strumenti di comunicazione del Premier ci sono le bugie. Il
Parlamento non ha mai affrontato la discussione sulla nuova base Usa a
Vicenza; non lo ha fatto nemmeno il Consiglio dei Ministri, con il
risultato che l’intero peso della svendita di Vicenza da parte del
Governo italiano grava sulle spalle di Prodi. Il quale farebbe bene a
non essere troppo ottimista e a spiegare come intende superare i
blocchi pacifici di migliaia di cittadini, vicentini e non, che si
opporranno ai lavori di costruzione.

A gennaio ci sarà la verifica di Governo: ci aspettiamo segnali
concreti da chi si dice contrario alla base; per esempio dal Ministro
dell’Ambiente che ha dichiarato che «i lavori non inizieranno senza la
Valutazione di Impatto Ambientale»; quest’ultima, se realizzata in modo
serio, non potrà che porre la parola fine alla vicenda, bocciando il
devastante progetto statunitense.

Il Presidente del Consiglio si sente in dovere di ribadire la propria
fedeltà agli Usa perché sa di non poterla garantire: il movimento
vicentino, infatti, ha dimostrato trasversalità e radicamento. Il 16
gennaio sarà l’anniversario dell’editto con il quale Romano Prodi
annunciò la propria subalternità alle richieste statunitensi.
Nonostante ciò, noi quel giorno faremo una festa, perché quello è stato
anche il primo giorno del nostro Presidio; un luogo che non smobiliterà
fino a quando non avremo raggiunto il nostro obiettivo: impedire la
realizzazione del progetto a stelle e strisce.

Presidio Permanente, Vicenza, 28 dicembre 2007

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