Report dei blocchi al Dal Molin

Domenica scorsa è scaduto l’ultimatum del presidio permanente a Costa riguardo la bonifica. Purtroppo la bonifica non è per il parco pubblico, ma per la base militare americana e quindi come promesso si decidono i blocchi. Martedì sera al tendone del presidio c’è molta gente, la voce dell’inizio dei blocchi gira anche un po’ troppo, infatti Tva è già sul posto e pure le forze dell’ordine. Nonostante ciò ci si divide in due gruppi e hanno così inizio i blocchi all’entrata civile dell’aeroporto in Viale Sant’Antonino e quello di Viale Ferrarin dalla parte militare. Arriva subito la notizia che un’auto con a bordo un militare italiano in Viale Ferrarin forza il blocco investendo Francesco. Le sue condizioni non paiono gravi e quindi si può procedere con l’allestimento dei blocchi, da emtrambe le parti vengono montate le strutture per rendere più confortevole la permanenza dei manifestanti. C’è tanta gente e si decide che l’intento è quello di bloccare l’ingresso degli operai della bonifica e non i dipendenti civili e militari dell’aeroporto. A fatica da Viale Sant’Antonino  escono un po’ di macchine di militari. La situazione rimane sostanzialmente tranquilla, non c’è aria di sgombero immediato. Il questore dà la sua parola d’onore che la mattina seguente farà entrare solamente i dipendenti civili e militari dalle 7 alle 8 di mattina, poi si vedrà. E così avviene. La situazione mercoledì mattina da parte di Viale Ferrarin è delicata, la possibilità di sgombero del blocco è sempre dietro l’angolo, ma alla fine il blocco rimane e gli operai della bonifica rimangono a casa. Una prima piccola vittoria è stata ottenuta. Si comincia quindi a dedicarsi alla "vita da blocco", chi si rilassa su delle brandine dopo una lunga notte insonne, chi legge i giornali, chi mangia le numerose brioches arrivate. La giornata di mercoledì passa tranquillamente, anche perchè con l’annuncio da parte nostra di voler mantenere i blocchi fino a venerdì, la tensione si abbassa notevolmente, pur rimanendo sempre attenti. Nei due blocchi si crea un buon viavai di persone. Chi vuole avere informazioni, chi porta qualcosa da mangiare, chi si ferma attorno al fuoco a fare un po’ di turni. Mercoledì sera in assemblea si decide di fare massima importanza alla giornata di venerdì mattina. La notte scorre via grazie all’arrivo del proiettore e si registra pure una violazione dell’area dell’aeroporto: la cagna di un manifestante entra dentro il parcheggio dell’aeroporto sfruttando il cancello aperto. Giovedì è il secondo giorno intero di blocco della bonifica e tutto scorre tranquillamente, si segnalano addiritura tagliatelle con il tartufo e pollo al blocco di Viale Ferrarin. Comincia quasi una sfida tra i due blocchi sulle cose da mangiare. Giovedì notte scorre veloce nonostante il freddo grazie al proiettore da una parte e le carte e i dadi dall’altra. Venerdì mattina da entrambi i blocchi arriva molta gente. Brioches, thermos di caffè e thè caldo allietano la permanenza ai blocchi. Arrivano anche un bel po’ di studenti. Ad ora di pranzo arriva la grande notizia: in un articolo del Sole24ore il titolare dell’Abc, la ditta di Firenze incaricata per la bonifica, annuncia di volersi ritirare dall’appalto. Urla di gioia, abbracci, strette di mani e sorrisoni si diffondono immediatamente nei due blocchi. E’ il dolce sapore della vittoria, la dimostrazione che i blocchi servono a qualcosa, che la base è possibile fermarla. Modo migliore per chiudere i blocchi non poteva esserci. Peccato che nel pomeriggio arriva in parte una smentita. La ditta ha solo sospeso la bonifica in attesa di migliori condizioni di sicurezza. Non importa, un grande risultato è stato ottenuto lo stesso e la sera tutti al presidio a festeggiare!! Abbiamo già annunciato che non appena la bonifica riprenderà, i blocchi riprenderanno.

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