rassegna stampa di giovedì

l’annuncio della nostra iniziativa di sabato ha creato un po’ di polemiche sui giornali locali con la presa di posizione del vicesindaco Sorrentino. Ecco gli articoli apparsi sui quotidiani locali giovedì 1 novembre:

dal giornale di vicenza

LA PROTESTA. Sabato davanti a palazzo Trissino iniziativa del
Coordinamento studentesco e del capannone sociale

Uno spritz “a cielo aperto” contro l’ordinanza anti-alcol

di Gian Marco Mancassola

Uno spritz open air per dire no al proibizionismo e all’ordinanza
anti-alcol. Se ne vedranno delle belle sabato pomeriggio davanti a
palazzo Trissino, quando andrà in scena l’aperitivo all’aperto offerto
dal Capannone sociale e dal Coordinamento studentesco per protestare
contro la tolleranza zero voluta dall’amministrazione comunale.
«Facciano pure, si attireranno le antipatie di tutti i vicentini che
approvano questo provvedimento», replica il vicesindaco e assessore alla
Pubblica sicurezza Valerio Sorrentino, promotore delle misure
analcoliche che stanno facendo scuola in tutta Italia. «Anzi – prosegue
Sorrentino – visto che ci sono si facciano anche una canna: già godono
di poco consenso, così ne avranno ancora meno».

«In questo periodo – spiegano i promotori della protesta creativa –
molte amministrazioni comunali stanno facendo a gara a chi sforna più
provvedimenti securitari possibili contro il degrado e per aumentare il
decoro delle nostre città. Improvvisamente lavavetri, mendicanti,
prostitute, barboni, writers, rom, immigrati, giovani che bevono un
aperitivo in piazza diventano emergenza sociale e di conseguenza vanno
repressi, cacciati dalla vista dei cittadini. L’ultima trovata è quella
della coppia Hüllweck-Sorrentino, che con un’ordinanza hanno vietato di
detenere e consumare sostanze alcooliche in tutti gli spazi pubblici
comunali ad eccezione degli spazi adiacenti ai bar e ai locali pubblici.

Questa ossessione per il decoro e per la “città vetrina” mira a
nascondere i problemi, ma non li risolve di certo. In una città tra le
più inquinate d’Italia, dove vogliono costruire la base militare
straniera più grande d’Europa e dove si fa fatica ad arrivare a fine
mese, l’emergenza non è certo rappresentata da chi beve una birra per
strada o al parco. Per queste ragioni abbiamo organizzato un presidio
sabato 3 novembre a partire dalle 17.30 in corso Palladio davanti
all’entrata di palazzo Trissino per offrire alla cittadinanza un
aperitivo e quindi violare tutti assieme e pubblicamente l’ordinanza
comunale di Sorrentino».

«Trattandosi di una manifestazione – risponde l’assessore – toccherà al
questore decidere sull’autorizzazione. E voglio proprio vedere se verrà
concesso di violare un’ordinanza comunale».

 

dal gazzettino

Manifestazione del Coordinamento studentesco e del Capannone sociale
sabato sotto al Comune: «Offriremo ai cittadini anche vin brulè»

Spritz di protesta davanti a palazzo Trissino

«Vogliamo dire no all’ordinanza anti-alcol del sindaco, che non rende
migliore la città ma ne nasconde i problemi»

Un "Happy hour" in corso Palladio per protestare contro l’ordinanza che
vieta gli alcolici nelle aree pubbliche. È quel che annunciano Capannone
sociale e Coordinamento studentesco che per sabato pomeriggio intendono
organizzare «un aperitivo per la cittadinanza» davanti a palazzo
Trissino, sede del Comune. Obiettivo, «violare tutti assieme e
pubblicamente l’ordinanza comunale di Sorrentino», bollata come
«provvedimento di facciata».

«Spritz e vin brulè per tutti a partire dalle 17.30», annunciano i
rappresentanti dei due movimenti. Ma sembra ci sia poco cui brindare,
stando a quanto fanno sapere: «Questa ossessione per il decoro e per la
"città vetrina" mira a spostare i problemi o a nasconderli dalla vista
dei cittadini, ma non li risolve di certo», si legge in un comunicato
stampa dei due gruppi. «In una città tra le più inquinate d’Italia, dove
vogliono costruire la base militare straniera più grande d’Europa e dove
si fa fatica ad arrivare a fine mese, l’emergenza non è certo
rappresentata da chi beve una birra per strada o al parco. Siamo stanchi
di questa continua criminalizzazione di sempre più comportamenti
sociali». E Teo Molin Fop, rappresentante del Coordinamento studentesco
precisa: «Che ci sia un problema di abuso di alcol è innegabile, ma non
è con questi divieti che si risolve. La gente se vuole bere, si sposta o
consuma gli alcolici a casa propria».

I giovani del Capannone sociale e del Coordinamento studentesco sono
contrari al giro di vite che l’amministrazione comunale ha dato all’uso
di alcolici con il divieto di consumarli negli spazi pubblici, uniche
eccezioni i plateatici e le aree prospicienti i bar e i ristoranti
durante gli orari di apertura e limitatamente alle bevande somministrate
dagli stessi gestori. Contro l’ordinanza, che per i trasgressori prevede
multe fino a 500 euro, gli organizzatori della protesta intendono
mettere in scena una «violazione simbolica, sabato offriremo da bere
alla gente. Non vuole essere un inno all’alcolismo, ma un invito al
buonsenso».

Laura Pilastro

SORRENTINO

«È un’iniziativa fuori legge, parlerò con il questore»

«Una manifestazione contro l’ordinanza anti alcol? Ne parlerò con il
questore, e onestamente spero venga vietata».

L’assessore alla sicurezza Valerio Sorrentino commenta così l’annunciata
iniziativa di Capannone sociale e Coordinamento studentesco che, in
barba all’ordinanza, propongono un aperitivo collettivo davanti a
palazzo Trissino. L’appuntamento "alcolico" è fissato per domani alle
17.30, l’obbiettivo dichiarato è quello di violare pubblicamente il
provvedimento comunale «per dire basta al proibizionismo, al controllo e
a tutte queste logiche securitarie». Nel mirino c’è, appunto, la
recentissima ordinanza comunale che vieta la detenzione ed il consumo di
alcolici in tutte le aree pubbliche del capoluogo e che ha portato
Vicenza sotto i riflettori nazionali come la prima città "astemia"
d’Italia. Un provvedimento, questo, preso dall’amministrazione dopo le
numerose lamentele di molti cittadini ed è per questo che per Sorrentino
le accuse dei promotori dell’iniziativa »non meritano assolutamente una
risposta».

E non meritano risposta perché «se c’è un’ordinanza che è stata ben
accolta dai vicentini è proprio questa: siamo intervenuti con uno
strumento di questo tipo per dare una risposta concreta alle richieste
di maggiore sicurezza dei nostri cittadini».

Un’ordinanza che sta per essere infranta proprio davanti ai cancelli
comunali. «È una questione di ordine pubblico e come tale è di
competenza della Questura – dice il vicesindaco – Come amministrazione
non possiamo intervenire per bloccare la cosa, ma ne parlerò sicuramente
con il questore e spero che questa iniziativa non venga autorizzata,
dato che viene fatta in palese violazione di una ordinanza comunale».

Roberta Labruna 

 

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