NESSUNA INFORMAZIONE TANTI DIVIETI: E’ QUESTA LA LORO DEMOCRAZIA!
Venerdì mattina gli studenti si
sono mobilitati contro il disastro ambientale accaduto lunedì scorso,
quando da una falla dell’oledotto militare americano sono usciti
ettolitri di cherosene, che hanno inquinato l’astichello e il
bacchiglione. Vogliamo sapere come mai la notizia è stata data in
ritardo, di chi è la responsabilità, che rischi e conseguenze per
l’ambiente ci sono, chi pagherà i danni. E’ evidente un tentativo di
insabbiare o di minimizzare l’accaduto e riteniamo grave che le forze
partitiche locali non abbiano preso posizione su questa vicenda. Noi
per rompere questa situazione volevamo andare in corteo fino davanti
agli ingressi della Caserma Ederle in Viale della Pace. Ci è stato
vietato ieri dalla questura, perchè davanti alla base militare
americana non si può manifestare. Tutto ciò è preoccupante, perchè
limita il diritto basilare di manifestare, instaurando delle "zone
rosse", dove il dissenso non è gradito e non può essere espresso.
Questa mattina abbiamo voluto quindi andare sotto la Prefettura per
dimostrare tutta la nostra indignazione per quanto accaduto in questi
giorni. Anche questa ipotesi all’inizio c’era stata vietata, limitando
così ulteriormente una seconda volta la libertà di manifestare. Non
abbiamo accettato di fermarci in Piazza Biade e alla fine siamo
riusciti ad appropriarci di Contrà Gazzolle, arrivando praticamente
sotto gli uffici della Prefettura. All’interno di questo edificio si
stava svolgendo il comitato di ordine e vigilanza sull’oleodotto e
abbiamo avuto modo di disturbare "sonoramente" con cori e musica questo
incontro. Una nostra delegazione è stata ricevuta dal viceprefetto.
Alle nostre richieste di più trasparenza e più informazione sul
disastro ambientale di lunedì non abbiamo ottenuto nessuna risposta, a
parte "la magistratura accerterà le responsabilità". Abbiamo chiesto di
togliere il divieto di manifestare davanti alla Ederle e anche in
questo caso non ci è stata alcuna risposta e spiegazione.
I divieti
di oggi devono fare riflettere, perchè mettono in evidenza che non si
può far risaltare la responsabilità dei militari americani da un lato,
dall’altro che in questa città si stanno cominciando a praticare delle
limitazioni della democrazia. Riteniamo quindi che sia urgente e
necessario ragionare a livello di città come riuscire a riaffermare il
sacrosanto diritto di poter manifestare davanti alla Caserma Ederle.
COORDINAMENTO STUDENTESCO VICENZA