Treno per Mestre

Venerdì per raggiungere Mestre e partecipare alla manifestazione dell’Onda l’appuntamento è alle ore 8.00 in stazione Fs a Vicenza. Costo biglietto 3 euro per studenti e 5 per lavoratori.

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sabato festa reggae

sabato 13 in vista della chiusura del Capannone è stato organizzato un FESTIN BUEO NO GELMINI…

Avremo dj che si alterneranno alla consolle. Al momento annunciamo i PINK RABBITS KILL SOUND SYSTEM da Vicenza..

E’ un modo per stare insieme in vista della chiusura di sabato 20 dicembre con i Los Fastidios.

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giovedì concerto Train to Roots

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appello del Coordinamento Studentesco verso il 12 dicembre

A tutto il mondo della scuola cittadino e provinciale,
Alle realtà organizzate e non organizzate che operano nella scuola,
Ai genitori,

Alcuni
sindacati da una parte e l’assemblea nazionale dell’Onda svoltasi alla
Sapienza il 16 novembre hanno individuato nel 12 dicembre una data di
sciopero generale contro la crisi economica di questo periodo.
Riteniamo
questa giornata una scadenza fondamentale per dimostrare al Governo che
nessuno si è arreso e che soprattutto noi non vogliamo pagare la loro
crisi. Rifiutiamo l’idea che a pagare per essa sia la scuola e il
welfare in generale.
La ricerca, l’istruzione, la sicurezza degli edifici scolastici non possono essere tagliati per salvare gli interessi di pochi!
Rivendichiamo
invece che in questo tempo di crisi e precarietà garantire il diritto
allo studio significhi contrastare il carolibri, rivendicare trasporti
gratuiti e la libera circolazione dei saperi e della cultura.

Le
mobilitazioni di questi mesi di tutto il mondo della scuola
rappresentano un’onda che ci ha piacevolmente travolti. E’ un’onda che
supera gli steccati delle singole appartenenze a sindacati,
organizzazioni e partiti e senza farsi strumentalizzare e rappresentare
da nessuno mira ad autodifendere la scuola pubblica come un bene
comune, un patrimonio collettivo che non può essere tagliato e rovinato
dai progetti devastatrici di Gelminator. La forza della manifestazione
del 30 ottobre a Vicenza è stata quella di essere una mobilitazione del
mondo della scuola nel suo complesso con un forte protagonismo dei
singoli istituti. Noi del Coordinamento Studentesco con enorme piacere
ci siamo sciolti al suo interno, perchè non ci interessava
rappresentarci identitariamente.
Pensiamo che questa sia la strada
giusta e per queste ragioni accogliamo l’invito dell’Onda veneziana di
costruire nella giornata del 12 dicembre un terzo corteo del mondo
della scuola aperto ai movimenti, che dalla stazione dei treni di
Mestre vada verso Piazza Ferretto. Un corteo composto da chi vuole
decidere il proprio futuro in prima persona senza dover delegare ad
altri la soddisfazione dei propri bisogni.

Ci appelliamo quindi
a tutto il mondo della scuola cittadino e provinciale, quindi dalle
maestre delle scuole dell’infanzia ai docenti delle superiori, passando
per il personale ATA, agli studenti e ai genitori di costruire assieme
la partecipazione a questa giornata di mobilitazione, tralasciando le
eventuali appartenenze sindacali, partitiche o organizzative.
Proponiamo
di costruire un treno da Vicenza che raggiunga Mestre per trasformare
tutti assieme questa onda anomala nella grande mareggiata in grado di
spazzare via la legge 133, la riforma Gelmini e i progetti di
privatizzazione della scuola e dell’università.

NON PAGHEREMO LA VOSTRA CRISI!

COORDINAMENTO STUDENTESCO VICENZA

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Anche l’assemblea difesa scuola pubblica Vicenza aderisce alla giornata del 12 dicembre. Ecco il comunicato:

Come Assemblea per la difesa della Scuola Pubblica di Vicenza, aderiamo
allo sciopero generale del 12 dicembre per continuare la mobilitazione
e la lotta che da alcuni mesi portiamo avanti contro le iniziative
legislative del governo Berlusconi sulla scuola.
Queste
iniziative, con i tagli di risorse ed il depauperamento complessivo
della scuola, lungi dal costituire una riforma, rappresentano un
attacco a quel bene comune che è la scuola pubblica italiana, e quindi
colpiscono la società nel suo insieme, inserendosi in una logica che fa
pagare la crisi ai ceti più deboli.
Aderiamo allo sciopero, a
fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti gli altri settori,
non solo per difendere la scuola pubblica, ma anche la cultura e gli
spazi di democrazia, al di là delle appartenenze politiche e delle
sigle sindacali, mantenendo la Costituzione della Repubblica come
valore fondante del nostro agire di educatori e di cittadini.

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aggiornamento date

ci sono alcuni cambiamenti nelle date organizzate a dicembre. Eccoli:

venerdì 12 dicembre
Purtroppo il tour europeo dei NO TURNING BACK è stato annullato, quindi al loro posto ci sarà una data hardcore con questi gruppi: GOLD KIDS, TH5-0, FACE YOU ENEMY, THE GUILT SHOW.

sabato 13 dicembre
serata reggae in definizione, nei prossimi giorni il programma preciso

sabato 20 dicembre
il Capannone nella sua serata di chiusura avrà il piacere di ospitare il concerto dei LOS FASTIDIOS!

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Appello dell’Onda verso il 12 dicembre

ONDA LIBERA TUTTI!

Appello dall’Onda Veneziana verso la costruzione dello sciopero sociale del 12 dicembre

Il 12 dicembre l’onda diventa la mareggiata dello sciopero sociale.
Costruiamo, dentro la giornata di mobilitazione nazionale, un terzo
corteo libero e indipendente che dalla stazione ferroviaria di Mestre
(concentramento ore 09:00) prenda la parola dal palco sindacale.
Dalle scuole, dalle università, dal mondo dei ricercatori precari, la
volontà di opporsi alla socializzazione dei costi della crisi ha ridato
energia ad un paese rassegnato alla vittoria delle destre e
all’inadeguatezza delle sinistre, ad un paese preda della psicosi
securitaria che strumentalizza i migranti (o i Rom) come carnefici e le
donne come vittime.
L’onda ha spazzato via la rassegnazione,
incrinato la concertazione e ha parlato al paese intero. Lo ha fatto
con il linguaggio della consapevolezza, della capacità di analisi, a
partire da una piattaforma specifica di discorso, frutto del lavoro
collettivo svolto durante i workshop della Sapienza che hanno coinvolto
studenti e precari di tutta Italia.
Da Roma siamo tornati chiedendo
il ritiro della legge 133, lo sblocco del turn-over e criticando la
trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato in un
paese dove l’impresa è assolutamente inadeguata a investire nella
formazione.
Pretendiamo che la ricerca sia autonoma e indipendente
e chiediamo la fine dei contratti precari che la regolano. A questi
deve essere sostituito un contratto unico di lavoro subordinato a tempo
determinato.
Rifiutiamo il concetto di meritocrazia così come
confusamente declinato dalla retorica istituzionale. Il merito di un
ateneo non può basarsi su constatazioni meramente quantitative e deve
essere valutato a partire dalla ricaduta sociale dei saperi che
produce, saperi che devono essere liberamente accessibili e non
mercificati.
Vediamo nell’autoformazione uno degli strumenti
privilegiati per riportare dentro l’università saperi qualificati,
un’università il cui carattere pubblico deve essere comunque preservato.
Rifiutiamo il dilagare della didattica non retribuita sostenuta da
ricercatori precari e la diffusione degli stage gratuiti per gli
studenti.
Richiediamo reddito diretto ed indiretto, politiche
abitative adeguate e, naturalmente, strutture adeguate e sicure, prima
di tutto perché non si ripetano tragedie quale quella di Rivoli, poi,
perché non possiamo studiare o lavorare nel degrado.
L’onda non
si batte per l’Università del presente, né per quella del passato,
l’onda ha l’ambizione di fermare i processi di aziendalizzazione dei
nostri atenei di cui rettori e baroni sono corresponsabili. In
quest’ottica, l’onda si batte per trasformare i saperi in un bene
comune, perché la loro natura di prodotti dell’intelletto collettivo
ricada sulla collettività tutta in termini di reddito, fuori da ogni
logica proprietaria, fuori dalla gabbia dei brevetti.
Reddito,
questa è la parola chiave, questo è l’obiettivo dell’onda e di tutte e
tutti quelli che si rifiutano di pagare i costi della crisi della
finanza globale.
L’onda trascina via con sé l’insulto della social
card proposta dal governo e il 12 dicembre si trasformerà in una
rivolta sociale contro la precarietà.

Il nostro invito è dunque rivolto a chi non si sente
rappresentabile, a chi è stufo di delegare ai partiti la soddisfazione
dei propri bisogni e la realizzazione dei propri desideri, a chi sente
di poter decidere, attraverso la cooperazione sociale, in completa
libertà, il proprio presente: ai movimenti che costruiscono il
territorio come bene comune (e che ci hanno insegnato un modo diverso
di intendere le parole democrazia, partecipazione e comunità), ai
migranti, alle donne e ai precari di ogni settore.

La marea si alza.
Non paghiamo la vostra crisi!!

Onda Anomala Venezia

 

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unica data italiana dei VERSE

venerdì evento imperdibile al Capannone: unica data italiana del tour dei VERSE, ANCHOR e I RISE. Alcune informazioni tecniche: la cassa apre alle 19.00 e il concerto inizia alle 21.30. Vi conviene arrivare per le 21. Oltre ai tre gruppi citati ad aprire la serata ci saranno due gruppi italiani, i DEAD RETURN e i TO THE EMBERS.

 

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TEATRO DEGLI ORRORI AL CAPANNONE

Avvisiamo tutti che venerdì 21 novembre suoneranno al Capannone a
sostegno del presidio permanente No Dal Molin i TEATRO DEGLI ORRORI!!!

Ricordiamo che la serata vedrà anche il concerto dei MELT e degli SCHIELE!!!

E poi a seguire trash night!!!

per essere aggiornati sulle ultime vicende sul Dal Molin ricordiamo per tutti il sito www.nodalmolin.it 

 

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sabato reggae and trash night

sabato festa studentesca contro la Gelmini con il grande ritorno della trash night al Capannone Sociale a cura di una lady direttamente dalle lotte universitarie a Padova.

Avvisiamo che al posto degli Oihs,suoneranno 2 gruppi: i BAD BLACK SHEEP, gli EVIL MIND.

Confermatissima invece la trash night!!! 

 

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manifesto 30 ottobre

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