A tutto il mondo della scuola cittadino e provinciale,
Alle realtà organizzate e non organizzate che operano nella scuola,
Ai genitori,
Alcuni
sindacati da una parte e l’assemblea nazionale dell’Onda svoltasi alla
Sapienza il 16 novembre hanno individuato nel 12 dicembre una data di
sciopero generale contro la crisi economica di questo periodo.
Riteniamo
questa giornata una scadenza fondamentale per dimostrare al Governo che
nessuno si è arreso e che soprattutto noi non vogliamo pagare la loro
crisi. Rifiutiamo l’idea che a pagare per essa sia la scuola e il
welfare in generale.
La ricerca, l’istruzione, la sicurezza degli edifici scolastici non possono essere tagliati per salvare gli interessi di pochi!
Rivendichiamo
invece che in questo tempo di crisi e precarietà garantire il diritto
allo studio significhi contrastare il carolibri, rivendicare trasporti
gratuiti e la libera circolazione dei saperi e della cultura.
Le
mobilitazioni di questi mesi di tutto il mondo della scuola
rappresentano un’onda che ci ha piacevolmente travolti. E’ un’onda che
supera gli steccati delle singole appartenenze a sindacati,
organizzazioni e partiti e senza farsi strumentalizzare e rappresentare
da nessuno mira ad autodifendere la scuola pubblica come un bene
comune, un patrimonio collettivo che non può essere tagliato e rovinato
dai progetti devastatrici di Gelminator. La forza della manifestazione
del 30 ottobre a Vicenza è stata quella di essere una mobilitazione del
mondo della scuola nel suo complesso con un forte protagonismo dei
singoli istituti. Noi del Coordinamento Studentesco con enorme piacere
ci siamo sciolti al suo interno, perchè non ci interessava
rappresentarci identitariamente.
Pensiamo che questa sia la strada
giusta e per queste ragioni accogliamo l’invito dell’Onda veneziana di
costruire nella giornata del 12 dicembre un terzo corteo del mondo
della scuola aperto ai movimenti, che dalla stazione dei treni di
Mestre vada verso Piazza Ferretto. Un corteo composto da chi vuole
decidere il proprio futuro in prima persona senza dover delegare ad
altri la soddisfazione dei propri bisogni.
Ci appelliamo quindi
a tutto il mondo della scuola cittadino e provinciale, quindi dalle
maestre delle scuole dell’infanzia ai docenti delle superiori, passando
per il personale ATA, agli studenti e ai genitori di costruire assieme
la partecipazione a questa giornata di mobilitazione, tralasciando le
eventuali appartenenze sindacali, partitiche o organizzative.
Proponiamo
di costruire un treno da Vicenza che raggiunga Mestre per trasformare
tutti assieme questa onda anomala nella grande mareggiata in grado di
spazzare via la legge 133, la riforma Gelmini e i progetti di
privatizzazione della scuola e dell’università.
NON PAGHEREMO LA VOSTRA CRISI!
COORDINAMENTO STUDENTESCO VICENZA
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Anche l’assemblea difesa scuola pubblica Vicenza aderisce alla giornata del 12 dicembre. Ecco il comunicato:
Come Assemblea per la difesa della Scuola Pubblica di Vicenza, aderiamo
allo sciopero generale del 12 dicembre per continuare la mobilitazione
e la lotta che da alcuni mesi portiamo avanti contro le iniziative
legislative del governo Berlusconi sulla scuola.
Queste
iniziative, con i tagli di risorse ed il depauperamento complessivo
della scuola, lungi dal costituire una riforma, rappresentano un
attacco a quel bene comune che è la scuola pubblica italiana, e quindi
colpiscono la società nel suo insieme, inserendosi in una logica che fa
pagare la crisi ai ceti più deboli.
Aderiamo allo sciopero, a
fianco dei lavoratori e delle lavoratrici di tutti gli altri settori,
non solo per difendere la scuola pubblica, ma anche la cultura e gli
spazi di democrazia, al di là delle appartenenze politiche e delle
sigle sindacali, mantenendo la Costituzione della Repubblica come
valore fondante del nostro agire di educatori e di cittadini.