Il vero Camp(ing) Ederle

questa sera ore 20.30 si decide per una serata diversa dal solito: un bel picnic fuori dalla Ederle lato viale della Pace. Si attaccano gli striscioni sugli alberi, si gonfiano palloncini, si stendono i "panni No Dal Molin" e soprattutto si piantano due tende: nasce il Camp No Ederle, un campeggio che rifiuta la servitù militari. Dopo circa un’ora la Questura ci fa sapere che le due tende non possono stare lì. Rappresentano una minaccia per il funzionamento della base militare americana. Ci chiedono di rimuoverle, ma non esiste. Questa è un’iniziativa per sostenere da Vicenza il viaggio della delegazione No Dal Molin che domani sarà ricevuta dalla commissione difesa del Congresso americano, un importante esperimento di diplomazia dal basso. I poliziotti tentano quindi di sradicare, ne nasce invece che un tiro alla fune, un tiro alla tenda, che viene distrutta, ma rimane saldamente nelle nostre mani. Alcuni funzionari in borghese tentano di RUBARE l’altra tenda, ma vengono fermati. Di conseguenza questi chiedono al reparto antisommossa di intervenire. Partono tafferugli, spintoni con gli scudi, si arretra un po’, ma si resiste e soprattutto anche la seconda tenda rimane in mano nostra. Nel frattempo alcune persone del presidio si erano incatenate e due persone erano salite sugli alberi. Alla fine grazie alla determinazione dei manifestanti, la polizia è costretta ad arretrare: il diritto a rimanere sul prato della Ederle è stato conquistato e ora la tenda ancora intatta è rimasta montata sul prato della Ederle.

L’appuntamento per tutti è per domani alle ore 17 in Piazza dei Signori dove ci sarà un collegamento audio con Washington e una conferenza stampa congiunta che lancerà la manifestazione del 4 luglio, giorno dell’indipendenza dell’Altrocomune. 

 

 

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